Il Quartetto per il Medio Oriente: un mediatore disonesto
Roma, 03 agosto 2016, Nena News – La scorsa settimana il Quartetto per il Medio Oriente ha pubblicato un rapporto che chiede alle leadership palestinese e israeliane di prendere misure per salvaguardare il percorso della soluzione a due Stati.
Una lettura critica di quel rapporto mostra perché gli sforzi per raggiungere tale soluzione sono falliti negli ultimi due decenni. Il rapporto è pieno di intrinseche faziosità, problematiche assunzioni, raccomandazioni scarsamente informate e distorce la realtà che è stata il marchio delle istituzioni internazionali come lo stesso Quartetto, il radicamento di uno status quo di ingiustizia, occupazione militare e violenza.
Lettori obiettivi dell’ultimo rapporto del Quartetto possono confondersi facilmente: è un rapporto pubblicato da un soggetto internazionale o da un ministro israeliano o da un think tank di Tel Aviv? La principale premessa è che “il terrorismo palestinese e l’incitamento alla violenza” sono da considerare responsabili dell’insicurezza israeliana e dello stallo politico. Il rapporto costruisce la sua “analisi” sulla base di assunzioni false e non plausibili. Ad esempio,assume che Netanyahu sostiene l’obiettivo dei due Stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza e che la maggioranza dei due popoli supporta anchora la soluzione a due Stati.